Stefano Colantuono amaro: “Piazza merita di tornare in A”
Scritto da Lino Grimaldi Avino il 26 aprile 2024
La stagione disastrosa dei granata ha visto ben quattro diversi protagonisti in panchina. Prima la delusione Sousa. Poi il cuore e la sfortuna di Inzaghi. Infine, un impalpabile Liverani ha preceduto Stefano Colantuono, a cui è stato affidato il ruolo di traghettare la squadra al termine del campionato.
Il mister romano, che già due anni fa fu richiamato dalla ‘società’ vigente (prima della cessione a Iervolino), ci ha messo la faccia. Nonostante una carriera che non ha bisogno di presentazioni, ha accettato di guidare una nave alla deriva, e con essa affondare.
Mister Colantuono sul piano tattico ha potuto fare poco. Una squadra scarica e con la testa già alla stagione seguente non era il compito più semplice per l’ex allenatore del settore giovanile. Ha proposto delle idee, ma un po’ gli uomini, un po’ la sfortuna, non gli hanno consentito di racimolare punti. Tuttavia, la piazza ha apprezzato l’impegno del trainer romano, che anche quest’oggi, è parso particolarmente provato al termine della partita.
Colantuono dispiaciuto: “Se hanno bisogno di me, per Salerno ci sono”
Intervenuto in sala stampa, Stefano Colantuono ha parlato della società e del suo futuro.
«Stasera abbiamo fatto quello che potevamo e quello che dovevamo fare. Il risultato ci penalizza un po’ troppo forse anche in relazione agli episodi. È una costante di questa squadra prendere gol nei primi minuti. Sono annate particolari che nascono male e proseguono in tal senso. Nel secondo tempo abbiamo chiuso il Frosinone nella propria metà campo costringendolo alla ripartenza».
La Salernitana è parsa una squadra che attendeva solo il fischio finale.
«I giocatori hanno giocato con la cappa e il macigno dei risultati negativi. Allenare una squadra che ha questo stato d’animo non è facile. Giocavamo con una squadra alla nostra pari e abbiamo creato tre-quattro occasioni importanti. La società farà le sue dovute considerazioni».
Mister Colantuono, ha quindi proseguito, parlando della piazza.
«Mi dispiace per la piazza che ha fatto un campionato da zona Europa. La società è ottima e può programmare il futuro: non è una tragedia retrocedere, è capitato a squadre più blasonate e la Salernitana merita di tornare in A. Rifarei a occhi chiusi quello che ho fatto dato il legame che ho con Salerno. Ho dato una mano alla società mettendomi al servizio della piazza. Siamo stati sempre ultimi e allo stadio arrivavano 10mila, 15mila persone e non è per tutti».
Riguardo il suo futuro, l’ex Atalanta ha affermato:
«Non abbiamo avuto tempo di parlare con il presidente, se hanno bisogno di me, io sono a disposizione. A Salerno dopo la depressione momentanea, ci sarà subito voglia di ripartire. È un onore e piacere lavorare a Salerno. Proveremo a fare il massimo di quello che potremo fare nelle ultime gare con la consapevolezza di affrontare squadre di una certa caratura».
Colantuono ha quindi concluso:
«Sono stati fatti degli errori. Ci abbiamo messo del nostro. In questo poco tempo non ho i mezzi per giudicare quello che c’era prima. E non mi permetterei di farlo. Alla luce della retrocessione mi aspettavo e meritavamo un risultato diverso. Ora testa all’Atalanta. Mi aspettavo tutte queste difficoltà. Dopo una carriera di 25 anni qualcosina sugli spogliatoi l’ho imparata. La società in un momento delicato mi ha chiesto di dare una mano, non di fare qualcosa di straordinario. Sono un uomo della società e mi sono messo a disposizione».