Sognare ad occhi aperti…

Succede a tutti, a volte, di ritrovarsi a sognare ad occhi aperti, specialmente quando ci annoiamo o non abbiamo voglia di fare un compito. In questi momenti, la nostra mente comincia a vagare senza una direzione precisa, e possiamo rimanere fermi a fissare un punto nel muro mentre pensiamo a tutt’altro. Questo fenomeno si chiama “mind-wandering” o “incantamento”.

Cosa succede nel cervello quando ci incantiamo
Quando sogniamo ad occhi aperti, si attiva una parte del nostro cervello chiamata “Default Mode Network” (Rete di Default). Questa rete è formata da vari gruppi di neuroni che si collegano tra loro e si attivano quando non stiamo facendo nulla di specifico. Le principali aree del cervello coinvolte sono la corteccia prefrontale mediale, la corteccia cingolata posteriore e le regioni temporo-parietali.

Questa rete ci aiuta a pensare al passato e al futuro. Il suo scopo principale sembra essere quello di prepararci a situazioni future basandoci su esperienze passate, un po’ come succede nei sogni. Infatti, a volte troviamo soluzioni a problemi o capiamo come affrontare situazioni difficili proprio dopo aver sognato ad occhi aperti.

Quando il sogno ad occhi aperti diventa un problema
Possiamo sognare ad occhi aperti sia consapevolmente sia senza accorgercene, ma anche quest’ultima modalità si innesca da comportamenti che possiamo riconoscere facilmente. Questo succede spesso quando ci annoiamo o quando anticipiamo che un compito sarà difficile.

Questo comportamento è simile alla procrastinazione, che è quando rimandiamo qualcosa che dobbiamo fare per evitare lo stress che quel compito ci causa. Sebbene questo ci aiuti a sentirci meglio a breve termine, può diventare un problema se procrastiniamo troppo spesso. Rimandare continuamente un compito può renderlo ancora più stressante e urgente, specialmente se ha una scadenza.

Secondo uno studio del 2010 di Killingsworth e Gilbert, una mente che vaga troppo tende ad essere meno felice, perché non riesce a concentrarsi sul momento presente.