“O pata pata e ll’acqua”: da dove arriva e cosa significa?
Scritto da Bruno Gaipa il 21 settembre 2023
In giornate grigie come queste, è comune sentire pronunciare in Campania l’espressione affascinante “sta facendo ‘o pata pata ‘e ll’acqua” per riferirsi alla pioggia abbondante che scende dal cielo. Ma da dove proviene questa espressione stravagante e divertente, e qual è la sua storia? Per trovare una risposta, dobbiamo immergerci nella lingua napoletana, esplorando le sue radici e le sue molteplici sfumature.
O’pata pata ‘e ll’acqua: Storia e Significato
Le teorie sull’origine di questa espressione sono molteplici, tutte intriganti e plausibili. Come spesso accade con i detti napoletani, nulla è mai banale o scontato. Una possibile origine potrebbe risalire all’antica Grecia. Si dice che l’etimologia sia collegata alla parola greca “parapatto“, che significa “spargere tutto intorno”. In questo contesto, l’espressione “o’pata pata ‘e ll’acqua” acquista una straordinaria plausibilità: è un modo colorito per descrivere la copiosa quantità di pioggia che si diffonde in ogni direzione, lasciando nessun angolo asciutto.
Un’altra spiegazione affascinante collega “o’pata pata ‘e ll’acqua” alla figura ecclesiastica del Padre Abate. Il dialetto napoletano, nel corso del tempo, avrebbe trasformato “Pat’ Abat'” in “pata pata”. Ma perché coinvolgere il Padre Abate in un diluvio? Poiché il Padre Abate rappresenta l’autorità più alta all’interno del monastero, questa espressione potrebbe indicare un temporale straordinario, superiore a tutti gli altri. In altre parole, sarebbe come dire che il più grande dei temporali sta per abbattersi su di noi.
Tuttavia, non possiamo ignorare l’idea dell’onomatopea. Il suono “pat pat” delle gocce di pioggia che cadono violentemente a terra ricorda notevolmente l’espressione “o’pata pata ‘e ll’acqua”. Forse è una connessione così naturale, semplice e spontanea?
Oppure, potrebbe essere che quel “pata pata” evoca il termine napoletano “pate”, cioè “Padre”? In tal caso, “pata pata” descriverebbe un acquazzone così potente da essere il “padre” di tutti gli altri temporali.