Napoli, nel 2024 riapre il cimitero delle Fontanelle
Scritto da Valentina Ripa il 14 luglio 2023
Napoletani ma soprattutto i tantissimi turisti che ormai da anni scelgono Napoli potranno tornare ad ammirare un luogo unico al mondo ricco di storia, di fascino, di spiritualità e di leggende: il cimitero delle Fontanelle. La riapertura è stimata per l’inizio del 2024, ma forse potrebbe esserci un prologo durante le festività natalizie del 2023. A gestire la ‘nuova vita’ del cimitero delle Fontanelle saranno i ragazzi della cooperativa La Paranza, vincitori dell’avviso pubblico promosso dal Comune che ha visto la partecipazione di tre soggetti. Scopo del programma sperimentale di valorizzazione, gestione e promozione del sito, avviato dall’amministrazione, è incrementarne la conoscenza e la fruizione attraverso la partecipazione attiva del privato sociale operante in ambito culturale e rafforzarne il processo di valorizzazione coinvolgendo le persone e la comunità di patrimonio. Un progetto che tuttavia preserverà il cimitero come luogo di culto, motivo per cui l’accesso sarà gratuito per tutti i residenti della III Municipalità, mentre tutti gli altri dovranno pagare un biglietto di massimo 10 euro, con eccezioni per alcune fasce d’età. Il contributo sarà utilizzato per la conservazione e la manutenzione del sito. Alla presentazione hanno partecipato il sindaco Gaetano Manfredi e l’arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia. “E’ per noi una giornata felicissima – ha detto Susy Galeone, socia della cooperativa La Paranza – finalmente insieme al Comune restituiamo al rione e alla città il cimitero delle Fontanelle. La nostra è una proposta di comunità e lo faremo insieme a tutte le altre associazioni del territorio che da anni si occupano di valorizzazione, di riscatto. Teniamo molto a garantire il culto di questo luogo, così come la nostra storia di gestione delle Catacombe di Napoli dimostra, perché fa parte dell’eredità culturale di Napoli e faremo di tutto in sinergia con la Chiesa di Napoli e con la parrocchia adiacente per garantirlo”. Al progetto infatti hanno collaborato anche la Fondazione Con il Sud, la Fondazione di Comunità San Gennaro e l’Altra Napoli, attori da anni impegnati nel recupero del rione Sanità.