Manfredi premia Geolier e scoppia la polemica
Scritto da Valentina Ripa il 12 febbraio 2024
“Io sono proprietà di Napoli”. Lo ha detto Geolier in occasione della cerimonia al Maschio Angioino con cui il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, gli ha conferito la medaglia della città per il risultato ottenuto al Festival di Sanremo. In tanti, oggi, hanno aspettato il suo arrivo urlando ‘Emanuele, Emanuele’. “Voglio ringraziare tutti e il sindaco per la vicinanza a me e ai giovani – ha detto il secondo classificato al Festival – noi napoletani abbiamo sempre avuto questo senso di unione. Il resto conta poco: sono andato a Sanremo con l’obiettivo di portare la lingua napoletana e ci sono riuscito, alla fine il risultato conta poco. Sono rimasto contento di tutto e sono stato grato per il supporto che ho avuto dalla mia città che è stato esagerato”.
“Le motivazioni del sindaco, quelle sono proprio indigeste: Geolier diffonde valori e cultura. Avrebbe dovuto chiamare anche la mamma di Giovanbattista Cutolo e dare una targa per Giogiò, che sul palco dell’Ariston, con Geolier ha rappresentato Napoli”. Con il Corriere del Mezzogiorno online Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso a piazza Municipio lo scorso 31 agosto a seguito di una lite per futili motivi, critica la scelta del Comune di Napoli di conferire un’onorificenza della città a Geolier. La signora si dice “indignata” dalla scelta del sindaco Manfredi di non riservare uguale trattamento anche al figlio Giogiò: “Non si può fare una cosa del genere – il suo sfogo -.Così passa un messaggio sbagliato”. Eppure nei giorni scorsi, caratterizzati dalle polemiche nei confronti di Geolier, aveva difeso l’autore proveniente dalla periferia di Secondigliano, che aveva preso parte ai funerali del ragazzo, omaggiandone la memoria con una corona di fiori: “L’ho difeso certo e difenderò Geolier – ribadisce anche oggi la donna – che sta cambiando il suo modo di scrivere e fare musica. Che ha detto anche che dalla morte di Giogiò i ragazzi hanno capito tante cose, che avere un’arma non è la soluzione, che i ragazzi dei quartieri devono cambiare. Bene, era quello l’obiettivo. Ma premiare solo chi nel passato imbracciava il
kalashnikov d’oro, cioè Geolier, escludendo una vittima, Giogiò, è incoerente, sbagliato. Mi chiedo: tu sindaco di Napoli che messaggio vuoi dare alla città? Sono indignata”.