Le mani del clan Contini sull’ospedale San Giovanni Bosco

Scritto da il 12 giugno 2024

Il clan Contini, componente di rango dell’Alleanza di Secondigliano, teneva sotto controllo un ospedale: è quanto scoperto dai carabinieri del Nucleo investigativo che, coordinati dalla DDA di Napoli, hanno eseguito 11 arresti (8 in carcere e 3 ai domiciliari), e diversi sequestri nei confronti di presunti esponenti dell’organizzazione malavitosa operante in diversi quartieri del capoluogo partenopeo. L’ospedale in questione è il San Giovanni Bosco, finito nel 2019 al centro di un’altra indagine della Procura di Napoli. Le indagini hanno restituito un quadro sconfortante di illegalità nel quale si inserisce anche la struttura sanitaria: la camorra riusciva a pilotare i ricoveri, le liste di attesa e c’era anche chi procurava, sottraendoli dalle scorte in deposito, materiale che i sicari della camorra utilizzavano per compiere gli agguati. Per il gip Federica Colucci, la famiglia Contini “si è di fatto impossessata di interi settori commerciali e imprenditoriali, nonché di alcune strutture pubbliche assolutamente nevralgiche”, dimostrando la capacità di gestire il potere criminale alla stregua di “statisti dell’antistato”. Nell’ordinanza viene riportato anche un episodio risalente al marzo 2023 che fece non poco scalpore: l’utilizzo improprio di un’ambulanza che a sirene spiegate percorreva il corso Umberto di Napoli fermandosi in corrispondenza di un negozio di nuova apertura. Dal mezzo scesero alcuni “ospiti”, cantanti neomelodici e tiktoker, invitati per l’inaugurazione dell’esercizio commerciale.

 


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