La Terra: il pianeta blu grazie a una pioggia di piccoli pianeti
Immagina la Terra come una grande festa di compleanno. Circa 4,6 miliardi di anni fa, quando il nostro Sistema Solare era appena nato, il festeggiato (la Terra) era ancora piuttosto asciutto e inospitale. Gli scienziati si sono chiesti per molto tempo da dove venisse tutta quell’acqua che ricopre oggi il 70% della superficie terrestre. Una piccola quantità c’era già all’inizio, ma il grosso?
Ecco la sorpresa: i piccoli ospiti della festa, chiamati planetesimi, hanno portato con loro i regali! Questi piccoli corpi celesti, formatisi nelle zone esterne del Sistema Solare, erano carichi di acqua. Secondo Mario Trieloff dell’Università di Heidelberg, questi planetesimi non solo hanno fornito i mattoni per costruire i pianeti, ma anche l’acqua per la Terra.
Lo studio, pubblicato su Scientific Reports, ha analizzato diverse meteoriti, tra cui quella di Flensburg, caduta nel 2019. Questa rara meteorite, un piccolo pezzo di roccia carbonacea, è stata la chiave per capire che molti planetesimi si sono formati tardivamente e a basse temperature. Questi ritardatari hanno conservato l’acqua al loro interno e, quando la Terra li ha inglobati, ha ricevuto una generosa dose di acqua.
I planetesimi si sono formati in due fasi. I primi, vicini al Sole, erano troppo caldi e hanno perso tutta la loro acqua. I secondi, più lontani, hanno mantenuto la loro freschezza e l’acqua preziosa. Questi secondi planetesimi, come ospiti tardivi a una festa, sono arrivati carichi di regali, rendendo la Terra il pianeta blu che conosciamo oggi.
Quindi, la prossima volta che ti godi un bel bagno nell’oceano o bevi un bicchiere d’acqua, ringrazia quei piccoli planetesimi. Senza di loro, la Terra sarebbe un posto arido e inospitale.
