INDOVERBIO – “A lira fa o ricc, a crianza fa o signor”
Scritto da Bruno Gaipa il 31 maggio 2024
INDOVERBIO – “A lira fa o ricc, a crianza fa o signor”
“Il denaro fa il ricco, le buone maniere fanno il signore.”
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Questo proverbio sottolinea la distinzione tra la ricchezza e la vera nobiltà o classe. Suggerisce che mentre il denaro può rendere una persona ricca, sono le buone maniere, l’educazione e la corretta condotta a definire veramente il carattere e il valore di una persona.
Il proverbio “A lira fa o ricc, a crianza fa o signor” ha radici profonde nella cultura napoletana e riflette la saggezza popolare di una società che ha sempre dato grande importanza ai valori morali e alle buone maniere. Ecco una panoramica delle sue origini e della sua storia:
Origini Culturali e Linguistiche
Dialetto Napoletano – Il proverbio è espresso in dialetto napoletano, una lingua ricca di espressioni idiomatiche e proverbi che riflettono la vita quotidiana e i valori della gente di Napoli. Il dialetto napoletano stesso ha origini antiche e si è sviluppato nel corso dei secoli, influenzato da varie dominazioni e culture che hanno attraversato la regione, tra cui i Greci, i Romani, i Normanni, gli Spagnoli e i Francesi.
Valori della Società Tradizionale – La società napoletana tradizionale poneva grande enfasi sull’onore, la reputazione e le buone maniere, considerate segni distintivi di una persona rispettabile. Questo proverbio riflette l’importanza di tali valori, suggerendo che la vera nobiltà d’animo e il rispetto sociale derivano non dalla ricchezza materiale, ma dall’educazione e dal comportamento corretto.
I proverbi erano (e sono ancora) utilizzati come strumenti educativi all’interno delle famiglie e delle comunità. Essi condensano insegnamenti morali e pratici in frasi brevi e memorabili, facili da trasmettere oralmente di generazione in generazione. “A lira fa o ricc, a crianza fa o signor” è un esempio di come i genitori e gli anziani trasmettevano ai giovani l’importanza dell’educazione e delle buone maniere.
Riflesso delle Disuguaglianze Sociali – Storicamente, Napoli ha sempre avuto una forte polarizzazione tra ricchi e poveri. Questo proverbio può essere visto come una risposta della saggezza popolare a queste disuguaglianze, enfatizzando che la vera distinzione tra le persone non è data dalla ricchezza ma dal comportamento e dall’educazione.
Riconoscimento Universale :- Anche se è specifico del contesto napoletano, il messaggio del proverbio ha una risonanza universale. Molte culture hanno proverbi simili che distinguono tra la ricchezza materiale e la nobiltà di carattere. Questo mostra come certi valori umani siano riconosciuti e apprezzati in molte parti del mondo.
Ed oggi? Si può ancora usare ?
Nella società moderna, il proverbio mantiene la sua rilevanza come promemoria dell’importanza delle qualità personali rispetto alla sola ricchezza materiale. In un’epoca in cui il successo economico è spesso considerato il principale indicatore del valore personale, questo proverbio invita a riflettere sul valore delle buone maniere, dell’educazione e dell’integrità.