Gratteri: “Troppa ignoranza nelle famiglie, scuola argine contro malavita”
Scritto da Laura De Gisi il 12 marzo 2024
Davanti a una platea composta prevalentemente dagli insegnanti delle scuole di Napoli, il procuratore Nicola Gratteri riconosce il ruolo della scuola nel contrastare la malavita e ne sottolinea il valore pedagogico chiamando in causa i comportamenti sbagliati di certi genitori.
“La scuola è fondamentale – ha detto il magistrato a margine della conferenza stampa sul progetto “Sport e cultura per contrastare la povertà educativa e prevenire la criminalità” al Comune di Napoli – perché la malavita è attraente per i ragazzi.
Noi abbiamo bisogno di stare più vicini ai giovani, non dobbiamo lasciare soli i ragazzi, dobbiamo renderli più forti”.
“Io sono d’accordo sulla fusione tra scuola e famiglia – ha aggiunto – se i genitori sono persone normali, ma purtroppo per la mia conoscenza della scuola ci sono genitori di 55 anni ignoranti, che vogliono fare i 25enni e che trascurano i figli.
Sanno scrivere oggi perché c’è il T9 sul cellulare, ma interferiscono nella scuola quando il figlio torna a casa col broncio per aver avuto un voto basso.
A quel punto intervengono per recuperare dal figlio l’affetto che hanno perso, ma così si sbaglia.
I genitori dovrebbero invece lasciare gli insegnanti fare il loro lavoro, dovrebbero impegnarsi solo sull’eventuale ignoranza o pedofilia degli insegnanti. Tu ragazzo se hai avuto un voto basso è solo un’opportunità per fortificarti”.
“Purtroppo – ha spiegato – carichiamo sulla scuola un peso enorme, perché la famiglia c’è molto meno oggi rispetto a 30-40 anni fa. Oggi avremmo bisogno di una scuola più attrezzata e a tempo pieno, insegnanti pagati meglio e per fare questo bisogna finanziare le scuole perché è lì che noi possiamo togliere dalla strada i ragazzi, visto che molte famiglie già sono assenti o poco presenti”.