Fuga dal successo: Sangiovanni, Mr. Rain e la generazione che frena
Scritto da Bruno Gaipa il 3 marzo 2024
Basta, non ce la faccio più. Un grido silenzioso che serpeggia tra le nuove leve del panorama musicale. Sangiovanni e Mr. Rain, due nomi che brillano sulla scena italiana, hanno recentemente deciso di mettere in pausa la loro carriera, entrambi schiacciati dalle pressioni di un sistema discografico frenetico e famelico.
Non chiamatelo ritiro, è un time-out. Non si tratta di rinunciare al successo, ma di prendersi una boccata d’aria fresca, di rallentare il ritmo forsennato imposto da un’industria che sforna hit come fossero panini in serie. “Non si possono sfornare canzoni in serie”, denuncia Mattia Balardi, in arte Mr.Rain, puntando il dito contro un sistema che fagocita la creatività e la spontaneità.
Non solo musica. Le pause, a volte, sono dettate da esigenze diverse. C’è chi, come Madonna, Francesca Michielin e Red Canzian, si è dovuto fermare per motivi di salute. E poi c’è chi, come Calcutta, ha scelto di prendersi un lustro sabbatico per ritrovare se stesso e la propria ispirazione, dando vita ad un album introspettivo come “Relax”.
Frank Ocean, il campione delle sparizioni. Se ne parla poco, ma il vero maestro dell’assenza è lui. Sei anni di silenzio discografico, un fantasma che aleggia tra singoli sporadici, incursioni nel mondo della moda e concerti cancellati. Un enigma che alimenta il mistero e la leggenda.
La generazione che frena. Sangiovanni, Mr. Rain, Calcutta e tanti altri non sono solo artisti, sono la voce di una generazione che non si accontenta del successo effimero, che ricerca un equilibrio tra fama e vita privata, che osa dire no alla tirannia della velocità.
Un nuovo paradigma. Forse è tempo di ripensare il concetto stesso di successo. Non più una corsa sfrenata verso il podio, ma un viaggio consapevole alla scoperta di sé stessi, un percorso che valorizzi il talento e la creatività senza sacrificare il benessere mentale e la libertà di espressione.
Un invito alla riflessione. La fuga dal successo di questi artisti è un monito per tutti noi. Ci invita a riconsiderare le nostre priorità, a rallentare il passo e a coltivare i nostri sogni con un approccio più umano e sostenibile.
Perché il successo, se non è autentico e appagante, non è poi così desiderabile.