Ercolano: viaggio nel cuore della storia, dal mito alle meraviglie Archeologiche

Scritto da il 28 ottobre 2024

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Ercolano
, anticamente nota come Resìna fino al 1969, è un comune campano noto per la sua ricca storia, dagli antichi scavi archeologici fino al patrimonio architettonico e culturale. La città, con 49.726 abitanti, è situata nella città metropolitana di Napoli ed è famosa per le rovine di Herculaneum, un’antica città romana fondata, secondo il mito, da Ercole e distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., evento che la rende una delle principali testimonianze storiche dell’antichità insieme a Pompei e Oplontis, tanto da essere riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Origini e leggende su Ercolano e Resìna: Dopo l’eruzione del 79 d.C., la vita riprese lentamente nel territorio. La prima attestazione di un borgo chiamato “Resina” risale al X secolo, con varie teorie sulla sua etimologia: alcuni storici lo collegano alla figura di Rectina, una nobildonna romana che visse qui, mentre altri pensano possa derivare dalle “reti” di pesca o dal fiume locale. La città ha una storia travagliata e risente delle influenze di vari popoli invasori e delle dispute tra il Ducato di Napoli e quello di Capua.

Periodo feudale e liberazione del territorio: Nel XV secolo, la regina Giovanna II d’Angiò cedette il territorio alla famiglia Carafa, che mantenne il diritto feudale fino alla fine del Seicento, quando Resina e i casali vicini si liberarono dal giogo feudale attraverso il riscatto del feudo.

Scoperta degli scavi e il Miglio d’Oro: Nel XVIII secolo, con il ritrovamento delle rovine dell’antica Herculaneum, la fama del luogo si estese in tutta Europa, attirando la nobiltà e promuovendo la costruzione di sfarzose ville lungo il cosiddetto Miglio d’Oro, come Villa Campolieto e Villa Favorita. Questo periodo segna anche la nascita del Gran Tour, che portò molte personalità internazionali a visitare le meraviglie archeologiche del territorio.

Ottocento e Novecento: Nel 1839, Ercolano si collegò a Napoli tramite la prima ferrovia d’Italia, seguita da un’importante industrializzazione. Resina divenne luogo di villeggiatura per l’élite napoletana e centro di sviluppo culturale, accogliendo artisti e intellettuali come Gabriele D’Annunzio e Adriano Tilgher. A inizio Novecento, con la Funicolare del Vesuvio e la costruzione del Real Osservatorio Vesuviano, Ercolano consolidò il suo ruolo turistico e scientifico.

Dal dopoguerra a oggi: Nel dopoguerra, Ercolano (ex Resina) si è sviluppata come centro urbano, mantenendo tradizioni come il mercato di Pugliano. Tuttavia, l’espansione industriale ha visto una crisi negli anni successivi, portando a un aumento della disoccupazione e della microcriminalità. Negli ultimi decenni, iniziative culturali e di riqualificazione sono state fondamentali per valorizzare il patrimonio storico e archeologico della città.


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