L’ex portiere della Salernitana, Daniele Balli, che in granata ha conquistato una promozione in A, ha parlato della situazione che vede protagonista la sua vecchia squadra. Ha toccato diversi temi, rilasciando dichiarazioni anche su quello che, secondo lui, dovrebbe essere il futuro del Cavalluccio.
«Cosa è mancato alla Salernitana quest’anno? È una domanda da un miliardo di euro. Toccava a chi deve dirigere la barca dall’interno costruire una squadra che giocasse soprattutto a calcio. Questa cosa l’ha fatta, ad esempio, l’Empoli ed è mancata alla Salernitana».
«Vedo delle similitudini tra la mia squadra a Salerno, quando retrocedemmo, e questa. Tanti ragazzi capirono, restando, così come la dirigenza, che bisognava rimanere e lavorare per riportare la Salernitana in A, poi così non accadde. Credo che adesso chi vive l’ambiente abbia le idee più chiare per poter perseguire degli obiettivi, proseguendo nella crescita della piazza e del territorio».
«A volte la celerità in queste retrocessioni non ha portato – e non potrebbe portare – grossi frutti. Secondo me dovrebbe portare ulteriori riflessioni. Questa calma, queste voci, questa situazione altalenante le vedo come una scelta ulteriore degli uomini in dirigenza, e me lo auguro per la piazza di Salerno. Non c’è solo una promozione da conquistare. Tante piazze sono arrivate anche alla qualificazione in Conference League, oltre che alla salvezza. Non capisco perché a Salerno non si possano fare coppe europee… Bisogna prendere decisioni con calma, investire sul territorio e far uscire giocatori dalla propria cantera. Spero che questa calma sia l’anticamera di decisioni importanti nel tempo».