Conte: “Col Monza giocherà Rafa Marín! Daremo fastidio all’Inter. In 8 mesi a Napoli ho capito che tante cose non si possono fare…”
Scritto da Giovanni Annunziata il 18 aprile 2025
Vigilia di Monza-Napoli, match valido per la 33ª giornata di Serie A. Il tecnico degli azzurri, Antonio Conte, ha presentato la sfida in conferenza stampa dal centro sportivo di Castel Volturno. Le sue parole:
È solo una questione di pressione, a chi la sente di più in questo momento?
“C’è prima di tutto da conquistare il piazzamento in Champions League. Al di là di tutto avremo l’opportunità di avvicinarci a un traguardo prestigioso e non preventivabile a inizio anno. Sappiamo benissimo che siamo lì e cerchiamo di dar quanto più fastidio possibile fino alla fine”.
Lei diceva che avrebbe provato a far tornare il Napoli competitivo per vincere. I numeri dicono che ci è riuscito. A 6 giornate dalla fine cosa manca per quella ciliegina sulla torta?
“Sono state dette tante cose da me a inizio anno. Alcune cose posso confermarle, altre no. Non rinnego nulla, però poi ti rendi conto di alcune situazioni e non mi sento di confermare tutto ciò che ho detto, di mantenere tutte le cose che ho detto. È stato chiaro il discorso di Kvaratskhelia, ho detto che il Napoli non deve essere una squadra di passaggio. Non vorrei passare per bugiardo e che quello che dico viene disatteso. È inevitabile che in questi 8 mesi a Napoli ho capito che tante cose non si possono fare”.
10 mila tifosi al seguito domani che sognano. Cosa gli dice?
“Continuate a sognare. Noi dobbiamo alimentare il loro sogno. Stiamo facendo cose che vanno al di là di ogni aspettativa, viste le premesse. Noi ci siamo, dobbiamo continuare ad alimentare questo sogno con tutte le nostre forze. Sappiamo che non è stato facile, siamo dovuti andare oltre le nostre possibilità e da qui alla fine ci saranno altri ostacoli da superare. Dovremo essere bravi a non aggrapparci a nessun alibi e con quello che abbiamo fare il massimo possibile. Siamo i primi a voler alimentare il sogno e lo vogliamo per i nostri tifosi. La passione, l’entusiasmo che ci hanno trasferito meritano tutto questo”.
Da 91 giorni il Napoli non vince in trasferta. C’è qualcosa che va fatto di diverso rispetto alle ultime uscite?
“Questi sono dati e i dati sono inconfutabili. C’è anche un dato di fatto, cioè che siamo al secondo posto a -3 dall’Inter. Anche se non si vince da un po’ non si perde altrettanto, solo a Como. Ci sono partite che ci hanno pareggiato negli ultimi minuti, come con la Roma e la Lazio. In alcune situazioni non siamo stati particolarmente fortunati. Nonostante ciò siamo lì, a -3 dall’Inter, è tutto frutto di regolarità tra casa e trasferta. La squadra ha dimostrato di avere regolarità e solo con questo puoi centrare gli obiettivi prefissati. La regolarità ti permette questo. Non vinciamo fuori casa da tempo e vogliamo riprendere a vincere perché ogni partita che giochiamo lo facciamo per vincere”.
Cosa non si può fare?
“Ho già risposto. Andiamo avanti”.
Toccherà a Rafa Marín?
“Sì, toccherà a Rafa Marín. Abbiamo lui, uno dei 4 difensori, gli altri 2 sono infortunati. Se la matematica non mi inganna tocca a lui, perché 4 meno 2 fa 2. Quindi gioca”.
I tempi di recupero di Buongiorno.
“Stiamo monitorando la situazione. Non vogliamo mettere fretta né date. È una situazione in fase difensiva molto critica, speriamo possa recuperare quanto prima. Detto questo, alibi zero, domani si va in campo per vincere e basta”.
Il passaggio dell’Inter rafforza ciò che sta facendo il Napoli?
“Innanzitutto vanno fatti i complimenti all’Inter perché ha raggiunto la semifinale di Champions League contro una squadra molto forte come il Bayern Monaco. Da persona di calcio, che vede l’Inter da avversaria faccio i complimenti. Non c’era bisogno di questa partita per capire quanto fosse forte, infatti è ancora in corsa in tutte le competizioni. Questo rafforza il campionato che stiamo facendo, essere attaccati a 3 punti vuol dire che stiamo facendo qualcosa di straordinario. È un bene per il calcio italiano che negli ultimi anni in Europa si è fatto rispettare. Può capitare una volta per caso arrivare fino in fondo ma se succede con costanza vuol dire che è tornato a essere un calcio di livello”.
Monza-Napoli, tutti vedono il Napoli favorito. Quali sono le insidie di questa partita?
“Le partite vanno giocate e quando ero bimbetto a 16 anni esordivo con il Lecce. Se ricordate un Roma-Lecce, il Lecce già retrocesso è andato a vincere a Roma e la Roma ha perso lo scudetto. Ho un’esperienza molto particolare per capire e per dire ai giocatori di tenere le antenne dritte. Non c’è scritto niente da nessuna parte che una squadra parta battuta. Le partite bisogna giocarle e dovremo dimostrare la maturità da squadra che lotta per lo scudetto e che va lì per vincere la partita. Nessuno ci regalerà niente, sono partite in cui si ha tutto da perdere”.
La scorsa partita ha chiesto a McTominay di segnare e lo ha fatto. Oggi a chi sente di voler chiedere il gol?
“A Di Lorenzo (ride, ndr). È partito forte, mi aspetto da Giovanni qualche gol in più perché ha le capacità, la qualità, la personalità. È un giocatore forte e ha i tempi di inserimento ma si è un pochino fermato. Mi aspetto da Giovanni che ci dia una spinta in più, sperando di portare bene come l’altra volta”.