Comune di Napoli, il cons. Simeone: “De Laurentiis dà ultimatum dello stadio, ma il Comune non ha ricevuto alcuna proposta formale. Nuovo impianto ad Afragola? ADL un buon tempone, sa che 24-48 mesi non bastano per fare tutto. Il Comune è aperto a qualsiasi proposta, ma nel rispetto dei canali istituzionali”
Scritto da Alessandro Montano il 8 febbraio 2024
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Nino Simeone, presidente della Commissione consiliare ai Trasporti, Infrastrutture e Lavori Pubblici del Comune di Napoli:
“De Laurentiis parla tanto, ma il Comune non ha ricevuto alcuna proposta formale. Non abbiamo traccia di nessuna richiesta di ADL, che deve presentare atti formali bianco su nero, così da dare una risposta. Lo Stadio Maradona non è di Nino Simeone o di Gaetano Manfredi: è del Comune e della Città di Napoli, anche il presidente deve ricordarselo. De Laurentiis non è il padrone della città o delle nostre infrastrutture, detto senza antipatia o che altro. Non può andare in conferenza e dire: ‘Ho parlato con Gaetano…’, questa confidenza non è un qualcosa di accettabile dal punto di vista istituzionale.
Stadio ad Afragola? Per adesso, so che ad Afragola è stato individuato soltanto l’area per il parcheggio del treno veloce (ride, ndr). È un’area che avrà bisogno ancora di tanti lavori dal punto di vista pubblico. De Laurentiis è un buon tempone: sa bene che in 24-48 mesi non si può essere in grado di mettere in piedi sia lo stadio che addirittura il centro sportivo. E da tifoso, non scomoderei il progetto in stile Manchester City, basterebbe replicare quanto fatto a Firenze da Commisso.
Da parte del Comune di Napoli non c’è nessun ultimatum nei confronti della società, anzi. Da parte nostra c’è la massima apertura a qualsiasi ragionamento su progetti futuri, ma i ragionamenti si fanno con gli atti formali, non a chiacchiere in conferenza stampa. Non c’è nessuna preclusione dal Comune, ma De Laurentiis deve ricordare che non sta comprando una motocicletta in concessionaria, bensì si tratta di un bene pubblico. E c’è un iter ben chiaro e preciso. ADL alza la voce e non ne facciamo una bella figura dal punto di vista nazionale, anche perché non c’è alcuna tensione con la società azzurra da parte nostra”.