Biancolino: “Siamo lì, davanti alla porta: o la apriamo con le mani o la buttiamo giù coi piedi”

Scritto da il 13 aprile 2025

Conferenza stampa post-gara per l’allenatore dell’Avellino Raffaele Biancolino che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni dopo la partita contro il Monopoli.

Avellino-Monopoli, le parole di Raffaele Biancolino

LO SPETTACOLO DEL FINALE – «È una vittoria per me stesso: il mio obiettivo era riportare l’entusiasmo di quando giocavo. Mi sentivo umiliato, ferito a guardare la sofferenza di questa gente. Mi sentivo un leone in gabbia. Vedevo fare tante cose ma da tifoso vedevo tante cose e soffrivo. So benissimo quanto la gente ci tiene ma è lo stesso per me. Ricordo tutto di Avellino, da primo giorno. Vedevo i calciatori e dicevo “un giorno vestirò quella maglia”. Quando la indosso divento Hulk, per me è tutto. Ricordo quando arrivai, c’era la neve, e Vullo mi disse “Domani giochi”. Ho fatto di tutto per essere qui, mi dicevo “Devo tornare e devo vincere”. Molti mi prendevano per pazzo ma il mio obiettivo era riportare l’Avellino in Serie B. Ho fatto una promessa a mio padre. Manca ancora qualcosina, ma ci siamo. La gente può dire tutto ma non devono toccarmi ne Avellino ne Napoli. Farò di tutto per realizzare questo sogno. Siamo lì, vicino alla porta: o la apriamo con le mani o la buttiamo giù coi piedi».

QUANDO LA STATUA? – «Ci sono persone che hanno fatto molto di più rispetto a me. L’affetto della gente per me è tanto, forse tutto. Devo fare i complimenti prima di tutto alla squadra che non ha mai mollato. Ma anche allo staff perché lo sapete, sono un rompiscatole. La mia danza? Vediamo, ho qualche chilo in più rispetto a quando giocavo».

LA SETTIMANA DI PASSIONE – «Farò di tutto per non molare fino alla fine. Sarò me stesso, quello del primo giorno».

IL GOL DI DE CRISTOFARO A CERIGNOLA – «Chiedetemelo settimana prossima».

LE ASSENZE – «Ho giocatori importanti, l’ho sempre detto. Col passare delle giornate siamo migliorati, abbiamo messo dentro calciatori che servivano per arrivare dove siamo adesso. I ragazzi l’hanno capito dal primo giorno che l’obiettivo personale passava in secondo piano».

IL GOL DI LESCANO – «Ci gioco spesso con lui. Il gol che ha fatto stasera lo immaginavo già nel pre-gara. Durante la settimana gli dicevo come muoversi. Sono contentissimo per lui».

L’IMPORTANZA DI SOUNAS – «È un giocatore eccezionale. Di sacrificio, di qualità: è un leader silenzioso».

AAA – «».

AAA – «».


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