Biancolino: «Contava solo vincere. Sostituzione Redan? Scelta tecnica»
Scritto da Pellegrino Iannone il 8 dicembre 2024
BIANCOLINO DOPO AVELLINO-SORRENTO – Queste le parole del tecnico nel post-gara.
Avellino–Sorrento, le parole di Raffaele Biancolino
L’ANALISI DELLA PARTITA – «Era importate vincere. Sapevamo di affrontare una squadra che merita questa classifica anche se gli obiettivi iniziali erano diversi. Hanno trovato un Avellino tosto, che vuole vincere. Bisogna continuare e cercare di sfruttare al massimo tutte le occasioni create. Dobbiamo essere meno spreconi. Da qualche calcio d’angolo può arrivare il gol e fare un passo indietro. Andiamo avanti per il nostro percorso fino alla fine».
L’INGRESSO DI VANO – «Abbiamo perso qualche pallone in più, ma anche con D’Ausilio. Dobbiamo attaccare con più cattiveria. Sono le classiche partite dove, alla lunga, possono segnarti. L’ingresso di Vano era per trattenere qualche pallone e dare forza per fare gol».
LA SOSTITUZIONE DI REDAN – «Non l’ho visto come nelle scorse partite. Niente di che sul ragazzo. È stata una scelta tecnica. Avevo bisogno di qualcuno che tenesse palla e fosse più brillante».
LE DIFFICOLTÀ IN ATTACCO – «La fiducia ce l’hanno tutti. È un reparto che non riesce a trovare il gol, anche se si fanno trovare sempre al posto giusto. Ero molto più preoccupato se non si creava nulla. In questo momento un po’ tutti non riusciamo a trovare il gol».
LA PREOCCUPAZIONE PER L’ATTACCO STRILE – «Mi concentro sui tre punti, sulle occasioni create e sul quel poco che abbiamo concesso. Abbiamo regalato qualche calcio d’angolo quando avevamo noi il pallone. Mi è piaciuto il saper soffrire e la prestazione in generale. È vero che bisogna chiuderla perché non si può creare sempre. Siamo stati bravi nelle prime partite a sfruttare al massimo ogni minima occasione. Ora siamo meno bravi. Sono convinto che la squadra e il rapito avanzato si sbloccheranno e faranno valere le loro qualità. Non sono preoccupato perché so di avere calciatori importanti».
SETTIMANA CORTA IN VISTA DELLL’ALTAMURA – «Ho una rosa di giocatori che possiamo sfruttare al massimo. In settimana vediamo chi sta meglio e chi mi da quelle soluzioni che cerco in questa squadra».
IL MERCATO DI GENNAIO – «La squadra che alleno non l’ho costruita io ma sono orgoglioso di allenare questi ragazzi. Sono contento del rapporto che si è creato con tutti. Sul mercato c’è il direttore Mario Aiello con Giovanni D’Agostino e il Presidente. Sanno cosa fare. Ci stiamo guardando intorno, ma da un bel po’. Non ci faremo trovare impreparati».
IL PASSAGGIO DALLA PRIMAVERA ALLA PRIMA SQUADRA – «Nella mia testa c’è sempre stata il desiderio, il sogno, di allenare questa squadra. Ma da tanto. Farò di tutto per essere me stesso e dare il massimo fino alla fine per cercare di accontentare tutti. In primis me stesso, che sono il primo tifoso. Da un po’ di anni stiamo soffrendo. Ci vuole tempo e lavoro. Ma soprattuto crederci. Sono il primo a crederci».
IL CENTROCAMPO – «Mi aspetto da tutti sempre qualcosa in più. Abbiamo fatto quattro pareggi in quattro partite, anche giocando tre partite fuori casa. Mi aspettavo da tutti, anche da quelli che non giocano, tanto. Se si vince è perché si vince tutti insieme. È una mentalità che voglio trasmettere a questi ragazzi. Un po’ come l’ultimo campionato vinto da calciatore con l’Avellino a 38 anni. Non pensavo ai miei gol ma a vincere il campionato. Pian piano ci sto riuscendo a far capire che bisogna vincere tutti insieme».