Avellino, poker al Trastevere: buona intensità ma poca brillantezza
Scritto da Dino Manganiello il 14 maggio 2024
AVELLINO-TRASTEVERE 4-0
AVELLINO primo tempo (3-5-2): Ghidotti; Cancellotti, Rigione, Frascatore; Ricciardi, De Cristofaro, Armellino, D’Ausilio, Liotti; Sgarbi, Patierno.
AVELLINO secondo tempo (4-3-1-2): Pane; Cancellotti (11′ Llano), Cionek, Frascatore (18′ Mulé), Tito; Pezzella (26′ Dall’Oglio), Palmiero, Rocca; Sgarbi (18′ Russo); Patierno (18′ Marconi), Gori. All. Pazienza.
TRASTEVERE (4-3-3): Grossi (24′ st Faracco); Ferramisco (24′ st Berliti), Giordani, Gianetti (28′ st Berardi), Santovito; Crescenzo, Massimo (31′ st Baldari), Garofalo (1′ st Calderoni); Mastropietro (14′ st D’Incoronato), Alonzi (35′ st Ahmetaj), Tortolano (24′ st Saraz). All. Stirpe.
RETI: 32′ Rigione, 35′ De Cristofaro, 21′ st Gori, 46′ st Marconi.
AVELLINO – L’Avellino ha fatto suo con il risultato di 4-0 davanti a circa 300 spettatori il terzo ed ultimo test in vista dei playoff a sette giorni dall’ingresso in scena ufficiale in calendario per martedì prossimo, 21 maggio, in trasferta. Di fronte c’era il Trastevere, squadra che ha chiuso l’ultimo campionato di serie D a metà classifica e che rievoca ricordi agrodolci: ko interno per 4-1 e vittoria per 2-0 nella Capitale nella stagione 2018/19 conclusasi con il ritorno dei biancoverdi tra i professionisti.
IL MATCH – Al pronti-via, Michele Pazienza ha riproposto, come facilmente ipotizzabile, l’ormai consueto 3-5-2 con due scelte in merito ai singoli che rappresentano altrettanti spunti interessanti: Rigione in luogo di Cionek dietro e Sgarbi (di nuovo) davanti preferito a Gori, al fianco di Patierno.
Subito solo Avellino in campo con occasioni importanti per Patierno (due conclusioni di poco alte e un colpo di testa a lato) e Liotti, ma anche un paio di buone ripartenze dei granata, apparsi pimpanti dalla cintola in su ma poco attenti dietro. Lupi parecchio spreconi, comunque (in special modo con Sgarbi e Patierno), anche se con il passare dei minuti la gara è diventata quasi un tiro al bersaglio. Si deve attendere però il 32′ per il vantaggio biancoverde, arrivato grazie a una punizione dal limite di Rigione complice un erroraccio del portiere ospite. Tre minuti dopo il raddoppio con De Cristofaro, lesto a girare al volo in rete su un cross da sinistra.
Nel secondo tempo entra in scena il 4-3-1-2 ma ancora troppi gli errori dei singoli in fase di rifinitura e nel momento di piazzare il traversone. Il tris arriva comunque al 21′, e strappa applausi: cambio campo, gran controllo volante in corsa di Tito e cross teso dall’out mancino per Gori che di testa mette all’incrocio. Il 4-0 nel recupero: lancio dalle retrovie, controllo di petto di Marconi che insacca a tu per tu con l’estremo difensore avversario.
LE INDICAZIONI – Nella prima frazione buona intensità offensiva dei Lupi ma anche qualche sbavatura di troppo in appoggio e nei pressi della porta avversaria con i reparti a volte scollati: complici probabilmente anche i carichi di lavoro, a parecchi biancoverdi sostanzialmente manca lo spunto. Il tutto nel contesto di uno sviluppo del gioco in termini consolidati: Patierno a venire incontro e smistare, Sgarbi a svariare su tutto il fronte, combinazioni sugli esterni con cross (spesso basso) dal lato corto dell’area di rigore, esterno opposto chiamato a chiudere in area, insieme alla mezzala.
Nella ripresa tanti cambi (non utilizzati Varela e Tozaj) e ‘modulo alternativo’, con azioni impostate con maggiore insistenza per vie centrali con tanto di tentativi da fuori. In quanto ai singoli, bene soprattutto la mediana ‘titolare’ (esterni compresi) e nella seconda parte del match Gori e Tito. Gambe pesantucce e idee alquanto annebbiate per un altro manipolo di biancoverdi (Patierno, Sgarbi, Palmiero…). Insomma, c’è da rifinire la preparazione in termini di brillantezza e lucidità. Obiettivo da raggiungere imprescindibilmente in una settimana esatta.