Avellino sciupone, meccanismi da migliorare: 1-1 a Barletta
Scritto da Dino Manganiello il 6 agosto 2023
Il quarto test stagionale dell’Avellino, al Puttini (e a porte chiuse per motivi di ordine pubblico) contro il Barletta (serie D) del tecnico Ginestra e del Ds Gigi Pavarese, si è concluso con il risultato di 1-1. A segno Marconato e Palmiero con reti realizzate nella prima frazione con botta e risposta in un minuto (41′). Il match, il primo non vinto dai Lupi in questo precampionato, a tratti anche duro e spigoloso, ha evidenziato una squadra, quella biancoverde, con tutto sommato una discreta gamba ma poco cinica, sprecona, anche se con meccanismi offensivi interessanti. Per contro, reparti un po’ slegati, troppi spazi concessi all’avversario, qualche giocatore un po’ sottotono (Palmiero, Sgarbi, Plescia) e una coppia centrale che non ha regalato sensazioni di solidità granitica.
Assenti per problematiche fisiche di varia natura Ricciardi, Mazzocco, Trotta e Russo, al pronti-via Massimo Rastelli ha proposto quella che attualmente (in attesa dell’ufficializzazione di Thiago Cionek, prevista per l’inizio della prossima settimana) può essere considerata la formazione ‘titolare’ con Ghidotti tra i pali; linea difensiva formata da Cancellotti, Benedetti, Mulé e Tito; in mediana Dall’Oglio, Palmiero e D’Angelo (quest’ultimo vice capitano…) e davanti il recuperato Varela a rifinire per la coppia Patierno-Marconi.
Biancorossi con il 3-5-2 con alcune individualità di spicco come l’argentino Schelotto (piazzato largo a destra) e in attacco il duo Russo-Ngom (in panchina Matteo Di Piazza). Tre gli ex di giornata (oltre a Pavarese): Pasquale Pane, Jacopo Dall’Oglio e Duilio Evangelista. In tribuna anche Michele Pazienza, ex tecnico del Cerignola.
LA PARTITA – Nella prima frazione Avellino a testa bassa, avversario preso d’assedio e chiuso nella propria metà campo ma poco cinici i Lupi: ben sei le palle gol clamorose (innescate anche da errori marchiani dei pugliesi) sprecate da Marconi, Paterno, Varela (ben tre volte) e D’Angelo in meno di mezzora. Volendo condensare, semplice puntare l’indice verso lo scarso istinto killer della squadra di Rastelli, ma le tante occasioni create significano anche che le giocate in fase offensiva sono state alquanto efficaci: bene Varela a svariare, buone le combinazioni tra le due punte, puntuali e giocate a destra della coppia Dall’Oglio-Cancellotti. Un po’ fuori dal gioco invece Palmiero lì in mezzo, mentre in fase di non possesso la squadra ha maglie ancora troppo larghe, concede qualcosa di troppo (anche la punizione del vantaggio biancorosso) e soffre anche la coppia centrale.
SECONDO TEMPO – Nella ripresa entrano tutti gli altri ma restano in campo Mulé, Benedetti (Moretti terzino destro), D’Angelo (poi uscito dopo un battibecco con un avversario) e Varela (poi dentro D’Amico). Davanti Sgarbi-Plescia. Più pimpante il Barletta, più propenso a rubar palla e ripartire quello che potremmo definire ‘Avellino B’. Il gioco diventa arruffato, molti gli errori da una parte e dall’altra, nervoso Rastelli, nervosi anche parecchi giocatori in campo, qualche buon guizzo di D’Amico. Poco altro fino al triplice fischio nonostante l’Avellino ci provi fino alla fine.
VERSO IL CAMPIONATO – Domani, lunedì, vengono varati gironi e calendari di Lega Pro, i biancoverdi riprenderanno invece la preparazione martedì a Venticano in attesa che vengano ufficializzate data, location e avversario della prossima amichevole che, presumibilmente, si giocherà domenica prossima. Il 17 agosto invece, potrebbe-dovrebbe andare in scena (se si riuscirà a concludere in tempo i lavori per la messa a punto del terreno di gioco del Partenio-Lombardi) il memorial Criscitiello, occasione per presentare la squadra ed anche le maglie ufficiali per la prossima stagione.
Infine il mercato: in uscita restano Rizzo (interessa alla Casertana), Aya (risoluzione opzione più che probabile), Zanandrea (in cerca di estimatori), Casarini (idem) e Kanoute (interessa al Catania). Molto probabile anche la cessione di Plescia (c’è forte il Messina) mentre per Mazzocco (ormai infortunato da 4 mesi) si decide dopo ferragosto se aspettarlo o ‘tagliarlo’. Occhio anche a Maisto e Matera, che nel caso di offerte allettanti potrebbero liberare altri slot imponendo quindi nuove trattative per le acquisizioni. Nel frattempo, le operazioni totali sono già 20, equamente divise tra entrate ed uscite.