Avellino, Patierno e Varela ok, fase difensiva da migliorare: 3-2
Scritto da Dino Manganiello il 17 agosto 2023
Il ‘Memorial Sandro Criscitiello’, sesto test precampionato dell’Avellino sostenuto contro la Folgore Caratese (serie D), è stata l’occasione per l’abbraccio tra la squadra e la città (più di 3.000 gli spettatori) e per la presentazione delle maglie ufficiali. La kermesse ha segnato anche il ritorno dei Lupi in un Partenio-Lombardi il cui terreno di gioco si è presentato fresco di manutenzione straordinaria (ma ha bisogno di compattarsi, evidenti le strisce formate dai gommini ancora troppo esposti…). La gara si è conclusa con il risultato di 3-2. A segno per i biancoverdi Patierno (doppietta) e Cionek.
Se qualche buon meccanismo dalla cintola in su si è fatto apprezzare anche stavolta e se alcuni singoli sembrano già in forma campionato, resta qualcosa di importante da sistemare. Soprattutto, davanti all’area biancoverde, causa scarso filtro di una mediana spesso ‘alta’ e l’uscita ritardata di un centrale, arrivano palloni troppo puliti e facilmente giocabili per gli avversari. Difetti da risolvere, lacune tattiche da colmare. Possibilmente in fretta.
Al fischio d’inizio Massimo Rastelli ha proposto l’ormai consueto 4-3-1-2 con Ghidotti tra i pali; Cancellotti, Benedetti, Cionek (all’esordio ed osservato speciale) e Tito dietro; in mediana Dall’Oglio, Palmiero e D’Angelo; davanti Varela a supporto della coppia d’attacco formata da Patierno e Marconi. Di fronte un avversario che si è schierato con il 4-3-3.
LA GARA – Fin dall’avvio si rivedono un po’ di cose ormai note: Lupi subito arrembanti (e in gol con Patierno al 5′), che attaccano preferibilmente a destra, che mostrano una buona propensione a far circolare palla ma anche con i reparti un po’ slegati tanto da mostrare il fianco anche stavolta alle ripartenze avversarie. Tra le righe, Avellino lezioso in zona gol e troppo remissivo davanti alla propria area (i due gol della Caratese sono arrivati da l’). In merito ai singoli invece: puntuale Cancellotti, indemoniato Patierno, solido l’attesissimo Cionek (a segno al 17′). Menzione a parte per un ispiratissimo Varela, bravo anche in fase di copertura. Spaesato invece Marconi, a corrente alternata Palmiero (altro ‘giallo’ e dalle sue parti ha spesso imperversato un Panatti che è parso a tratti imprendibile).
Nella ripresa subito dentro Mulé per Cionek (poi via via tutti gli altri) e doppietta (47′) per un Patierno già idolo dei supporters irpini (applausi scroscianti alla sua uscita). Con il passare dei minuti la stanchezza va a minare la lucidità dei 22 in campo e si moltiplicano errori e corpo a corpo, ma si registrano anche altre gran giocate di Varela. L’Avellino ci ha comunque provato fino alla fine, sfiorando il poker in un paio di occasioni senza più correre rischi importanti e gestendo sostanzialmente bene il possesso palla.
Non hanno preso parte al test a vario titolo Pane, Pizzella, Ricciardi, Rigione, Russo e Trotta. Oltre ovviamente ai partenti Rizzo, Aya, Moretti, Zanandrea, Casarini e Kanoute. Presente ma partente, Plescia. Presente ma non ancora ufficializzato (avrà il numero 33) Salvatore Pezzella.