Avellino, Biancolino: “È una frenatina, ma siamo vivi. D’Ausilio? Ha sentito un po’ di fastidio”
Scritto da Pellegrino Iannone il 13 gennaio 2025
Conferenza stampa post-gara per il tecnico dell’Avellino Raffaele Biancolino che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni dopo la partita contro l’Audace Cerignola. Di seguito le dichiarazioni del tecnico.
A. Cerignola-Avellino, le parole di Raffaele Biancolino
CHE SENSO HA QUESTO PAREGGIO? – «È nato tutto da un episodio. Volevamo i tre punti e se andiamo a vedere le occasioni create non posso che dire peccato. L’importante è vedere una squadra che ha fame, che ha voglia di recuperare il punto. Vanno fatto i complimenti a chi è partito titolare e a chi è subentrato».
ENNESIMA FRENATA – «Lo è. L’importante è stare in scia e non mollare. Abbiamo giocato contro una buona squadra, in un campo difficile. Riparto dall’ultima occasione dove abbiamo trovato il gol del pareggio».
LA PARTITA – «Si sa che facciamo fatica se troviamo calciatori dinamici. Non ho visto tanta difficoltà. L’Avellino ha fatto una buona gara, dove entrambe volevamo vincere».
LE ASSENZE E LA CONDIZIONE DEI SINGOLI – «I giocatori stanno bene. Durante la settimana li osservo. Quando è mancato Patierno si sentiva la sua mancanza. Adesso è tornato e ce lo teniamo stretto. Così come tutta la squadra. Non voglio dare la colpa a Rigione, può starci quell’errore. Lo controllerà domani».
COME STA D’AUSILIO – «Non era nelle migliori condizioni. Non so se ha sentito un po’ di fastidio. Quando è uscito si toccava la gamba. Penso sia un piccolo affaticamento».
LA PARTITA DI PANICO – «Bene. Può fare ancora molto. Ha delle caratteristiche che ci servono».
IL GOL MANCATO DI CAMPANILE – «È un peccato, ma siamo vivi. Questo è l’Avellino che voglio vedere sempre».
LE PROSSIME TRE PARTIE – «Sulla carta sono tre partite difficili. Tutti sanno la nostra forza e tutti vogliono far bene. Ogni partita è una guerra».
LA VITTORIA – «Sono il primo che vuole vincere perché so cosa vuol dire vincere ad Avellino».
IL CLIMA NELLO SPOGLIATOIO – «Il clima è buono. Deve esserci sempre un po’ di turbolenza ma l’importante è che siamo vivo. Se sei morto non si muove nulla».