Accadde Oggi, 17 dicembre: i Fratelli Wright e il volo verso l’impossibile

Scritto da il 17 dicembre 2024

Accadde Oggi, 17 dicembre: i Fratelli Wright e il volo verso l’impossibile

Era una fredda mattina del 17 dicembre 1903, a Kitty Hawk, una piccola cittadina costiera del North Carolina. Le dune di sabbia erano ricoperte di brina, e il vento soffiava deciso, sibilando tra gli alberi spogli. Due fratelli, Wilbur e Orville Wright, si aggiravano intorno a una strana macchina alata, uno strumento che nessuno aveva mai visto prima. Era il Flyer, un velivolo fatto di legno, tela e fili metallici, un sogno nato dalle pagine dei libri e dalle osservazioni del volo degli uccelli.

Un Sogno Nato dall’Osservazione

Da ragazzi, Wilbur e Orville erano ossessionati dall’idea di volare. Il loro interesse si era acceso grazie a un piccolo elicottero giocattolo, un regalo del padre, che volava grazie a un elastico. Lo guardavano sollevarsi nell’aria e, quando cadeva, lo rimontavano per farlo volare di nuovo. “Un giorno costruiremo qualcosa che non cadrà,” diceva Wilbur, il fratello maggiore, con un sorriso carico di determinazione.

Un Lavoro Senza Sosta

Da adolescenti, i fratelli gestivano una piccola tipografia e poi un negozio di biciclette. La passione per le due ruote alimentò la loro conoscenza della meccanica, ma il pensiero del volo non li abbandonava mai. Passavano serate intere a studiare libri di aerodinamica, scarabocchiando schizzi di ali e macchine volanti.
“La chiave è l’equilibrio, come in una bicicletta,” diceva Orville. “Se possiamo controllare il volo, possiamo domare il cielo.”

Un Rischio Calcolato

Nel 1900, iniziarono a costruire alianti, imparando a controllare il volo planato. Si trasferirono a Kitty Hawk, un luogo scelto per i suoi venti costanti. Ogni giorno era una lotta contro le avversità: venti troppo forti, ali che si spezzavano, calcoli che si rivelavano sbagliati. Ma non si arresero mai.
“Il cielo non è un nemico,” diceva Wilbur, “è un amico che dobbiamo ancora imparare a conoscere.”

Il Grande Giorno

La mattina del 17 dicembre era gelida, ma i fratelli erano pieni di energia. Il Flyer era pronto, dopo mesi di perfezionamenti. Era dotato di un motore leggero e di due eliche, progettate da loro stessi. Orville salì a bordo per il primo tentativo. Wilbur si posizionò al lato del velivolo, pronto a spingerlo lungo una rotaia di legno.

“Se funziona, il mondo non sarà mai più lo stesso,” disse Wilbur, mentre il vento gli sferzava il viso. Orville annuì, il cuore che batteva come un tamburo.

Con uno scatto improvviso, il Flyer prese velocità. Per un attimo sembrò che non accadesse nulla, poi, lentamente, l’apparecchio si sollevò da terra. Non era più vincolato alla sabbia, alle dune o alla gravità. Volava.

12 Secondi di Storia

Il primo volo durò solo 12 secondi e coprì 36 metri, meno della lunghezza di un campo da calcio. Ma per i Wright, erano 12 secondi di eternità. Era la prova che il volo umano era possibile. Nei tre voli successivi, perfezionarono il decollo e il controllo, arrivando a percorrere 260 metri in 59 secondi.

Il Mondo Non Sarà Mai Più lo Stesso

Quando scesero dal Flyer, i fratelli si guardarono per un momento, increduli. Poi, esplosero in una risata piena di gioia e sollievo. “Abbiamo vinto,” disse Wilbur. “Abbiamo dato le ali ai sogni.”

E così, il 17 dicembre 1903, l’umanità compì il primo passo verso il cielo. I fratelli Wright, con la loro determinazione e la loro fede nell’impossibile, cambiarono per sempre il corso della storia. Oggi, ogni aereo che solca i cieli porta con sé l’eco di quel giorno, il rombo del Flyer e il battito dei cuori di due fratelli che sognavano di volare.


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