Conte: “McTominay ha avuto un sovraccarico, in 24 ore decideremo. Gilmour? Gioca chi merita, non c’è il posto fisso! Con la Fiorentina…”
Scritto da Giovanni Annunziata il 8 marzo 2025
Vigilia di Napoli-Fiorentina, valida per la 28ª giornata di Serie A. Antonio Conte, tecnico degli azzurri, ha parlato in conferenza stampa presentando così il match dall’SSC Napoli Training Center di Castel Volturno:
“Cosa è cambiato dopo quel ‘Se vogliamo possiamo’? Assolutamente niente. Ci alleniamo sempre dando il massimo. L’ambizione deve essere sempre figlia del lavoro, è giusto che noi siamo ambiziosi perché lavoriamo tanto. Influisce sicuramente aver fatto una grande prestazione contro l’Inter. Ci ha fatto piacere, perché le partite d’andata e di ritorno sono state molto diverse. Bisogna essere regolari e centrati perché i trofei li vince chi è regolare nelle cose, non ci devono essere alti e bassi che ti portino in paradiso un giorno e un altro all’inferno. Dobbiamo credere nel lavoro che stiamo facendo, altrimenti non si va da nessuna parte”.
“L’obiettivo del Napoli è rendere orgogliosi i tifosi. Vogliamo fare prestazioni importanti come quella contro l’Inter, anche se abbiamo pareggiato, non vinto. Chi pensa alla vittoria, anche il pareggio è una mezza delusione. Il pareggio nella mia forma mentis è una mezza sconfitta. Meritavamo molto di più. Nell’ultimo mese abbiamo fatto fatica, però fa parte del percorso in un campionato. Dobbiamo cercare di lavorare sempre di più, recuperare gli infortunati, avere la possibilità di fare scelte sotto tutti i punti di vista. In alcuni momenti dobbiamo essere bravi a stringere i denti continuando il nostro percorso. Zero preoccupazioni, zero ansie e zero problemi”.
“Scampia? Nelle mie esperienze ho sempre cercato di vivere la città perché è importante. Non sono il prototipo di allenatore che finisce l’allenamento e va a casa a riposare. Se vado a casa è per lavorare ancora. Ogni tanto dobbiamo staccare anche noi, capire le dinamiche che ci circondano e si riversano in campo lavorativo. A me piace, ho la possibilità di vivere una città che mi offre veramente tanto. Stare a contatto col popolo napoletano ti fa capire tante sfaccettature che stando rinchiuso nel mio mondo non percepirei mai”.
“Sento dire da inizio anno ai tifosi ‘Grazie’ e per me è importante perché vuol dire che il lavoro è apprezzato. Incontro persone di una certa età che ringraziano e penso sia la cosa più importante, trasferire la passione che ci stiamo mettendo, il fatto che ad ogni partita usciamo con la maglia sudata. Questo vuol dire che i sacrifici sono apprezzati dal tifo napoletano”.
“Quando parlo di costruire squadre e strutture vincenti – e vi dico che non si possono creare dall’oggi al domani – devi fare degli step. Quando parli di squadra che non ha fatto tanti gol vai a vedere le statistiche dell’organico e non trovi calciatori con un curriculum ricco di gol. Non possiamo inventarceli, ma possiamo lavorarci. Ma se un giocatore ogni anno fa 1-2 gol non ne può fare 10. Se arriva a 4 è già un grandissimo step. L’Inter ha fatto 19 gol su calci da fermo, significano tanti tanti punti, significa che hai giocatori che sanno calciare e non solo. Quando crei una squadra ci devi mettere questi tasselli dentro. Noi con il lavoro possiamo cercare di aumentare il curriculum di alcuni calciatori che ogni anno arrivano a un certo numero”.
“McTominay ha avuto un sovraccarico, un paio di giorni in cui si è allenato di meno rispetto agli altri. Abbiamo ancora 24 ore e prenderemo la decisione migliore con il ragazzo. Gilmour ha fatto una grandissima partita con l’Inter e sono stato chiaro con i ragazzi: gioca chi merita, non c’è il posto fisso. Dovranno essere 11 battaglie, 11 finali, nessun credito. Ha fatto bene con l’Inter, giocherà contro la Fiorentina, chi è fuori dovrà fare meglio”.
“Io arrabbiato? Non so come pensate io debba arrivare. C’è tensione, siamo a 24 ore dalla partita. Se pensate io possa arrivare a ridere e scherzare non è così. Non penso di cambiare così. Quando faccio la conferenza 48 ore prima può essere diverso. Non sono arrabbiato, è il mio modo di essere, cerco di portare concentrazione. Cerco di portarla anche con voi”.
“Mi aspetto una Fiorentina forte, che ha fatto un ottimo mercato a gennaio. Non poco tempo fa ha battuto l’Inter 3-0. Sicuramente ci darà filo da torcere e sappiamo che passeggiate di salute non ce ne saranno provando a mettere in campo tutto ciò che abbiamo, andando oltre gli ostacoli”.
“A me fa sorridere quando vi vedo stilare i sistemi di gioco, perché è tutto opinabile. Magari c’è un sistema di gioco in fase difensiva e un altro in fase offensiva. Questo Napoli è migliorato tanto nelle conoscenze tattiche. La necessità è diventata virtù e sono contento”.