«La gestione dello spogliatoio mi preoccupa ma gli obiettivi non cambiano. Fiducia massima a mister e area tecnica»: D’Agostino torna a parlare

Scritto da il 5 ottobre 2024

Conferenza stampa programmatica, dopo l’esonero di mister Pazienza e della triade, per il patron dell’Avellino Angelo Antonio D’Agostino. Un primissimo bilancio dopo sette giornate di campionato e, soprattutto, quale futuro per i colori biancoverdi. Questi i temi nell’intervento del numero uno della compagine di Contrada Zoccolari.

Le dichiarazioni di patron Angelo Antonio D’Agostino

IL SILENZIO E LA RIPARTENZA – «Scusate il silenzio di questi giorni. Siamo stati costretti a cambiare i programmi iniziali. Ringrazio il mister Biancolino per essere qui. Il calcio è fatto di risultati, quando non avviene quanto preventivato c’è bisogno di cambiare. È il campo che da sempre ragione, abbiamo lavorato una estate intera con il mister Pazienza, che colgo l’occasione per ringraziare, con Perinetti e Condò. Ma siamo stai costretti a cambiare per continuare un percorso che vuole rispettare quanto rispettato all’inizio. Siamo una squadra forte, diremo la nostra a prescindere. Abbiamo voluto premiare mister Biancolino, che è con noi già da tempo. Speriamo di poter fare un percorso lungo e duraturo».

PERCHÈ BIANCOLINO? – «La meritocrazia è il nostro punto di partenza. Con noi per quattro anni ha dimostrato di dare il cuore, chi dimostra questo per noi è molto importante. È la persona giusta per quello che stiamo attraversando».

COSA NON HA FUNZIONATO? – «Abbiamo fatto scelte brutte per noi, anche cedendo calciatori per noi importanti, a cui eravamo legati. Ma abbiamo dato seguito alle scelte del mister e della dirigenza, perché è così che si fa. Abbiamo accontentato tutte le scelte, ma i risultati non ci sono: non posso far finta di non vedere e non sentire. Non potevamo non confermare Pazienza dopo il secondo posto dello scorso anno, e dopo il secondo c’è solo il primo».

IL PROGETTO AVELLINO E IL DIESSE – «I tifosi possono stare tranquilli perché Biancolino non ha una fiducia a tempo, ma completa. Non viene dal nulla. Conosce bene la squadra perché era già integrato nella struttura tecnica dell’Avellino. Forse è proprio questo, oltre alla personalità, che ci ha spinto a dargli fiducia».

IL LIBERO MANDATO A PERINETTI – «Non siamo vittime di Giorgio Perinetti. Dare fiducia non significa esser vittima. Qui qualche anno fa si parlava della necessità di un direttore generale. Lo abbiamo fatto e adesso si chiede l’intervento della società. La fiducia la si deve gestire nel giusto modo. Abbiamo capito che neppure così le cose funzionavano e abbiamo preso una decisione. Abbiamo dato la massima fiducia, pur sforando il budget. Ma ho fatto tutto questo per puntare all’obiettivo».

IL RIDIMENSIONAMENTO E GLI OBIETTIVI – «Siamo abituati a combattere. Il ritardo accumulato sin qui può starci. Per me mister Biancolino è un allenatore che può ingranare in questa categoria. La squadra è quella. Gli obiettivi sono sempre gli stessi. Adesso tocca alla squadra dimostrare il loro vero valore».

LA NUOVA DIRIGENZA – «Attualmente l’area tecnica non ha nessuna casella vuota. Andando avanti ci regoleremo. Fino a dicembre dobbiamo giocare tante partite e pensare di vincerle tutte. È l’unico obiettivo. Non è il direttore sportivo a mutare le nostre sorti».

IL MERCATO DI GENNAIO – «Vedremo cosa succede. In quel momento ci regoleremo. Non ci siamo mai tirati indietro. Se mister Biancolino e avanza delle richieste non ci tireremo indietro così come abbiamo sempre fatto».

IL NUOVO STADIO PARTENIO – «Ho sentito Zavanella. Il progetto dovrebbe essere presentato a giorni. Ormai la palla passa al Comune. Presentato il progetto sono loro a dover presentare il progetto alla Regione. Anche sotto questo punto di vista l’obiettivo resta lo stesso».

IL CONFRONTO CON PERINETTI – «Ho avuto continui contatti dall’inizio. Dal momento della costruzione della squadra. Abbiamo parlato lungamente, anche nella notte dell’esonero. Sapeva che il tempo fosse scaduto. Non è stato in grado di farmi capire quale fosse il problema. Credo vi fosse un problema tra l’allenatore e la squadra ma nessuno ne ha mai parlato».

LA GUIDA TECNICA DELLA PRIMAVERSA – «Ci stiamo organizzando. Ci sono varie soluzioni che stiamo valutando».

LO SPOGLIATOIO – «Una mia preoccupazione riguarda proprio la gestione dello spogliatoio. Credo Biancolino riuscirà a gestire questa situazione. Sa come agire».

 


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