Marconi: il padre della radio che ha salvato il mondo

Scritto da il 6 ottobre 2024

Marconi: il padre della radio che ha salvato il mondo
RIASCOLTA L’INTERVISTA – PRIMA PARTE

Il 6 ottobre 2024, l’Italia celebra un doppio anniversario storico: i 100 anni delle trasmissioni radiofoniche nel nostro Paese. Nello stesso anno ricorrono 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, il genio delle telecomunicazioni che ha rivoluzionato il mondo della comunicazione moderna. In questa occasione, noi di Radio Punto Nuovo abbiamo avuto l’onore di intervistare il professor Livio Spinelli, studioso di spicco marconiano e creatore del “Parco della Scienza e Museo della Radio Guglielmo Marconi” a Santa Marinella, dove lo scienziato italiano condusse alcune delle sue più importanti ricerche sulle microonde.

Durante la nostra chiacchierata in onda, Spinelli ci ha portato nel cuore delle sue ricerche, frutto di una stretta collaborazione con la famiglia Marconi, e ci ha regalato alcuni affascinanti aneddoti che ci hanno permesso di scoprire nuovi dettagli sul genio e l’importanza di Marconi. Spinelli ha aperto l’intervento ricordando l’importanza delle scoperte di Marconi, in particolare durante la sua attività di ricerca a Santa Marinella, tra il 1930 e il 1937. In quel periodo, Marconi ha sviluppato le prime tecnologie radar e le microonde, gettando le basi per molte delle tecnologie moderne, come la telefonia mobile e le trasmissioni satellitari.

La Radio che Salva le Vite: Il Titanic e il SOS di Marconi
Uno degli episodi più affascinanti menzionati da Spinelli riguarda il salvataggio di 753 persone dal Titanic, avvenuto grazie al radiotelegrafo di Marconi. Fino a quel momento, il dispositivo veniva usato per scambi di messaggi frivoli a bordo delle navi di lusso, ma l’SOS lanciato durante la tragica notte del 14 aprile 1912 dimostrò la sua vitale importanza. Da allora, la radio divenne uno strumento irrinunciabile per la sicurezza in mare, consacrando la fama internazionale di Marconi e della sua compagnia. “Il radiotelegrafo ha dimostrato non solo di essere una grande innovazione, ma anche uno strumento capace di salvare vite umane”, ha sottolineato Spinelli. “La radio è stata la chiave che ha permesso a molte persone di sopravvivere a catastrofi come quella del Titanic“.

Le Prime Trasmissioni Radio e l’Aneddoto del Soprano Melba
Un altro episodio interessante che il professore ha voluto condividere riguarda la prima trasmissione radiofonica della storia, avvenuta nel 1920. Per inaugurare la stazione radio di Chelmsford, Marconi invitò il celebre soprano Dame Nellie Melba a cantare. La cantante, vedendo l’imponente antenna di 120 metri, esclamò con humor che non avrebbe mai potuto “cantare da lassù”. Marconi le spiegò, ridendo, che non era necessario arrampicarsi sull’antenna per essere ascoltata. Questo aneddoto non solo sottolinea l’umorismo del momento, ma anche la svolta tecnologica che consentì alla voce umana di viaggiare per centinaia di chilometri, segnando l’inizio delle trasmissioni radiofoniche pubbliche.

Le Microonde e il Radiotelefono Mobile
Un aspetto poco noto, ma di grande importanza, è il ruolo pionieristico di Marconi nello sviluppo delle microonde. Come raccontato da Spinelli, già nel 1933 Marconi aveva realizzato un radiotelefono a microonde, utilizzato dal Papa Pio XI per comunicazioni sicure tra Castel Gandolfo e il Vaticano. Nonostante lo scetticismo dell’epoca riguardo all’applicazione delle microonde, Marconi continuò a finanziare di tasca propria le sue ricerche, credendo fermamente nelle potenzialità di questa tecnologia.

Il Radar e la Difesa della Gran Bretagna
Le ricerche di Marconi non si fermarono qui. A Santa Marinella, il genio italiano fu il primo a sperimentare l’uso delle microonde per il radar, sviluppando un sistema che sarebbe stato cruciale per la difesa britannica durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1935, le prime stazioni radar della Gran Bretagna furono acquistate dalla Marconi Company e installate lungo la costa sud dell’Inghilterra. Questo sistema permise agli inglesi di rilevare in anticipo gli attacchi nazisti, salvando il paese da una possibile invasione nel 1940.

Il Legame con la BBC e l’Amicizia con Graham Ellis
Durante l’intervista, Spinelli ha condiviso anche un aneddoto personale che racconta della sua amicizia con Graham Ellis, vice direttore della BBC Radio di Londra. L’incontro tra i due, avvenuto in circostanze inaspettate, ha dato vita a una collaborazione duratura e ricca di scambi culturali. Spinelli ricorda con simpatia come, durante una delle loro prime conversazioni, Ellis si fosse interessato a una curiosa domanda sui carciofi romani, simbolo di un legame che va oltre la storia e la tecnologia.

La Celebrazione di un Secolo di Radio
Nel concludere l’intervista, Spinelli ha voluto rendere omaggio alla radio, definendola “un mezzo straordinario che non solo ha cambiato il modo di comunicare, ma ha anche unito le persone attraverso le onde invisibili”. Ha anche anticipato che il 2024 sarà ricco di eventi celebrativi, tra cui l’emissione di una moneta commemorativa da 5 euro in onore dei 100 anni della radio e dei 150 anni dalla nascita di Marconi.

Con il suo entusiasmo contagioso e la sua profonda conoscenza storica, Spinelli ha ricordato a tutti noi quanto dobbiamo a Guglielmo Marconi, un uomo il cui genio continua a plasmare il presente e il futuro delle telecomunicazioni. Come sottolineato dal professore: “Ogni volta che accendiamo la radio o utilizziamo uno smartphone, stiamo vivendo il sogno di Marconi“.

RIASCOLTA DA QUI L’INTERVISTA AL PROF. LIVIO SPINELLI – SECONDA PARTE



Il prof. Spinelli ha pubblicato trenta libri di cui uno dedicato proprio al papà della radio . Nei prossimi mesi ci ha promesso che ne verrà a parlare in studio


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