Spinazzola: “Conte ha inciso tanto nella mia scelta, non devo rilanciarmi! Suo gioco simile a quello di Gasperini. Ho sentito Lukaku…”

Scritto da il 17 luglio 2024

Leonardo Spinazzola è uno dei tre acquisti del Napoli in questa finestra estiva di calciomercato. Ieri in campo dal primo minuto contro l’Anaune Val di Non, in occasione della prima amichevole precampionato. L’esterno ex Roma è andato anche in gol sbloccando il match (terminato 4-0 per gli azzurri). Ecco oggi che si presenta in conferenza stampa dal teatro di Dimaro-Folgarida:

Perché hai scelto Napoli?

“Sono convinto di poter dare ancora tanto, quest’anno ci possiamo divertire e dare fastidio a tante squadre”.

Come hai trovato la squadra?

“Il motto ci sta tutto, visti i primi sette giorni. Le motivazioni dei miei compagni sono alte, anche perché il mister è forte nell’alzare l’asticella sempre più”.

Conte ha inciso nella scelta di arrivare a Napoli?

“Sì, ha inciso tanto. Ci sentivamo spesso e avremmo dovuto incontrarci in questi anni. Ha inciso lui e ha inciso la squadra, che è forte. Il mister cerca di spingerci al limite, sempre. Ha dei concetti che sono molto validi, se ascolti le sue parole, le sue idee trovi grandi cose dentro. C’è tanto lavoro da fare”.

Hai sentito Lukaku?

“Sento spesso Romelu, è stato un mio compagno e abbiamo un gran rapporto. Però aspettiamo”.

Hai bisogno di rilanciarti a Napoli?

“Non mi devo lanciare da nessuna parte. Ho avuto un infortunio incredibile però nei due anni precedenti avevo fatto circa 78 partite. Sembra io ne faccia 10 l’anno ma va bene così. Non ho bisogno di rilanciarmi”.

Con Conte puoi tornare ai livelli dell’Europeo del 2021?

“Conte dà una mano per spingersi oltre il limite. Il mio stato di forma tra un mese sarà migliore. Spero di fare una grande annata, per me e per il Napoli”.

Punti forti e deboli.

“La mia forza è la mia imprevedibilità. Il mio punto debole sono un pochino la fase difensiva, ma cerco di migliorarmi ogni anno”.

Perché il Napoli?

“Io ho sposato il progetto Napoli perché sono sicuro di potermi togliere ancora tante soddisfazioni e che la squadra può togliersene tante”.

Sogni un ritorno in Nazionale?

“Le scelte in Nazionale le fa il ct, chiaramente aspiro sempre a giocare con l’Italia”.

L’impatto con Napoli.

“L’impatto è stato molto bello, soprattutto mio figlio più grande si è proiettato subito nella realtà di Napoli. Seguiva Maradona nei video, gliene ho parlato e mi ha chiesto la maglia. Io e mia moglie siamo stati impressionati nei due giorni in cui siamo stati in città e ci hanno accolto benissimo”.

Il lavoro dei quinti.

“Il mister chiede a noi quinti di entrare dentro al campo e di scambiare con i nostri esterni. Ci chiede di variare nel nostro gioco. Ieri non so perché mi trovavo a destra ma va bene così”.

L’ispirazione a Zambrotta.

“Zambrotta è stato un esterno alto come me, poi è diventato un terzino. Ma Zambrotta è Zambrotta, abbiamo anche caratteristiche diverse. È un mio punto di riferimento”.

Come cambia il lavoro sotto il tuo punto di vista?

“Rispetto agli altri anni c’è molto più lavoro tattico, riconosco un gioco molto più simile alla Gasperini come concetti. A Roma con Mourinho usavamo molto il 3-5-2 e non il 3-4-3 classico. E’ totalmente diverso”.

Che aria si respira nello spogliatoio dal primo giorno dopo l’ultima annata?

“Il mister è stato chiaro dal primo giorno, ha detto di mettere nell’armadio chiuso le cose dell’annata precedente. Dobbiamo però anche spingere, resettare tutto e andare forte”.

Obiettivo stagionale.

“Il mister ciò che ha detto in conferenza lo ha detto anche a noi. Dobbiamo pensare ad allenarci, a fare gruppo. Poi a marzo/aprile vedremo dove ci troveremo. Il mister ha detto una cosa giusta, cioè che dobbiamo dare fastidio a molte squadre. Dobbiamo saper faticare ora, poi quando inizierà il campionato vedremo partita dopo partita. Ritrovare divertimento e seguire i concetti che chiede il mister. Anche l’aspetto fisico è importante. Daremo sicuramente soddisfazioni”.

Giocare con Kvara può aiutarti a fare più gol?

“Penso che posso stare più vicino alla porta. Con Kvara sono molto curioso di giocarci insieme, penso ci divertiremo tanto su quella fascia”.

Sensazioni sul lavoro atletico e cosa fate per recuperare?

“Il recupero è fondamentale, appena finiamo l’allenamento o facciamo massaggio o andiamo nel fiume”.


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