Marson: «Ho scelto Avellino per il progetto e la voglia di vincere»
Scritto da Pellegrino Iannone il 16 luglio 2024
Conferenza stampa di presentazione per il nuovo estremo difensore dell’Avellino Leonardo Marson che questa mattina, dopo la seduta di allenamento, ha incrociato microfoni e taccuini per presentarsi alla piazza biancoverde. Nato ad Udine il 5 gennaio 1998 il giocatore friulano è cresciuto tra le giovanili di Milan, Palermo e Sassuolo. In carriera ha indossato le maglie di Olbia, Cesena, Vibonese e Cosenza. Con i lupi ha siglato un accordo biennale.
Avellino, Leonardo Marson si presenta in conferenza stampa
LE PRIME SENSAZIONI E LE ATRATTATIVA – «Mi sento bene. Sono molto contento di essere qui. Quando ho saputo che c’era la possibilità di venire ad Avellino ho stoppato altre cose per dare priorità a questa piazza. Per me rappresenta un’opportunità».
LE GERARCHIE IN PORTA – «La concorrenza fa bene. Deve essere una concorrenza positiva. Mi è già capitato in passato di giocare con portieri molto forti come Antony. C’è massimo rispetto tra noi. Stiamo trovando dei punti d’incontro sulle metodologie di lavoro. Poi c’è un allenatore che deve prendere delle scelte e noi siamo qui per accettarle».
LE CARATTERISTICHE – «Il para-rigori è un po’ romanzata come cosa. Ho parato due rigori a calciatori forti come Antenucci e Brunori. Ci sono tante cose da migliorare anche perché ho solo 26 anni. Mi definisco un portiere con buona personalità e padronanza. Ci sono tanti aspetti su cui lavorare per portarsi ad un livello successivo».
IL MODELLO DONNARUMMA? – «Ho avuto il piacere di conoscerlo nelle giovanili del Milan. Parliamo di un fenomeno assoluto. È il miglior portiere italiano. Gli auguro il meglio».
LA PIAZZA DI AVELLINO – «Sappiamo quali sono le aspettative, sono state rese chiare abbondantemente. Per noi deve essere uno stimolo lavorare con queste pressioni. Sono andato via di casa a 14 anni. Ho giocato più al Sud che al Nord. Ho giocato anche con Rigione che mi ha già spiegato tante cose di questa piazza».
IL LAVORO CON RAPACIOLI – «Abbiamo iniziato da una settimana. Ci stiamo conoscendo. Sta analizzando sulle nostre caratteristiche. Mi sembra un professionista molto meticoloso, che cura i dettagli. Per il nostro ruolo è fondamentale andare a cercare il pelo nell’uovo».
LA SCELTA DI AVELLINO – «Mi ha spinto la volontà di mettermi in gioco. Il progetto, l’ambizione, la piazza e la voglia di vincere sono gli elementi che mi hanno spinto ad accettare Avellino».
L’IMPRESSIONE SUL GRUPPO – «Siamo in una fase di conoscenza. Ho trovato un gruppo sano, allegro, che ha voglia di lavorare. Ho visto grande propensione al lavoro da parte di tutti. Il mister tiene molto all’intensità».
IL CONSIGLIO DI RIGIONE E BARBADILLO – «Tutti mi hanno parlato di questa piazza con grande calore. È una piazza storica, che ha voglia di far bene. Rigione mi ha spiegato il progetto e questo ha avuto anche il suo peso. Barbadillo mi ha detto “vai subito!”».
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