Pistocchi: “Kvara avrà difficoltà col gioco di Conte. Di Lorenzo? Non lo vedo bene, meglio vada via. Ecco da dove arrivano i problemi del Napoli…”

Scritto da il 2 luglio 2024

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Maurizio Pistocchi, giornalista: “I risultati non li garantisce nessuno, neanche i migliori al mondo. Conte è abituato a vincere, molto dipenderà anche dalla squadra che metterà a disposizione De Laurentiis, quanti giocatori arriveranno a Napoli e quanti andranno via. Un primo giudizio si potrà dare a fine mercato. Se Conte riprenderà la difesa a 3 bisognerà cambiare tutto: ci sono alcuni giocatori che possono essere riproposti da lui e altri no. Lui è stato chiaro, decide lui chi resta e chi va via. Quindi tutte le responsabilità saranno le sue. È un carico importante, ma mi sembra abbia le idee chiare. Buongiorno è un giocatore molto affidabile, nel Toro ha sempre giocato da centrale nei 3. Con lui, Rrahmani e Marin sarebbe una bella difesa. Di Lorenzo quinto non l’ho visto bene e se c’è una proposta economica molto importante è probabile vada via. Poi bisogna dire le cose come stanno: gran parte dei problemi creatisi quest’anno derivano dal fatto che molti giocatori che avevano vinto lo scudetto pensavano di meritare di guadagnare di più. Osimhen? Dei due attaccanti top del Napoli, quello che ha più difficoltà con il gioco di Conte è Kvara perché lui parte largo e avrà difficoltà a giocare nei due lì davanti, alternando profondità e gioco in contro. Quindi Osimhen ci starebbe bene se rimanesse. Mi sembra questo il motivo per cui Conte e gli altri sono attratti da Chiesa. Se Osimhen dovesse restare cambia tutto il mercato del Napoli, perché i soldi della clausola sono fondamentali. Bisognerà vedere chi arriverà e chi andrà via. Poi servirà un’identità diversa. A me il Napoli degli ultimi 7 anni è piaciuto molto, da Benitez, Sarri, Ancelotti, tutti. Non so se sia una politica giusta sposare un tipo di gioco diverso. Sarà il campo a dirci se è una scelta corretta. Abbiamo visto molte squadre che dal punto di vista dell’identità somigliano a quelle di Conte, come Svizzera e Austria, con difesa a 3, uomo su uomo. Il Napoli ha giocato un calcio divertente, il migliore è Conte raccoglie un’eredità importante. Va raccolta, conservata e implementata. La stampa e la tifoseria dovranno dargli anche del tempo, perché sappiamo che quando ci sono cambiamenti come questi si deve aver pazienza. Non si può pretendere che alle prime partite ci siano i risultati del lavoro. Pubblico e media spingono in un verso e nell’altro, la Nazionale insegna”.


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