INDOVERBO – Benedire, imperfetto: benedicevo o benedivo?
Scritto da Bruno Gaipa il 14 marzo 2024
Benedire, imperfetto: benedicevo o benedivo?
Stamattina a Radio Punto Nuovo abbiamo giocato con l’indoverbo, ovvero l’indovinello legato ad un verbo o una parola.
Abbiamo chiesto quale fosse la forma giusta per l’imperfetto del verbo benedire.
ECCO LE RISPOSTE AL 380 127 2000
La soluzione secondo l’accademia della Crusca è …
Benedicevo! Tutti i composti del verbo dire (benedire, maledire, contraddire, disdire, predire, ridire) seguono infatti la coniugazione del verbo base dire: quindi benedicevo, maledicevo, benedicesti, maledicesti e così via. Fa eccezione la seconda persona dell’imperativo, che nel verbo dire è di’, mentre nei composti è –dici: «Signore, benedici questa casa… »
Da evitare, dunque, soprattutto negli usi scritti, forme come benedivo e maledivo, benedii e maledii, benedisti e maledisti, ecc., ricostruite popolarmente sul modello della coniugazione regolare dei verbi in -ire.
Ed ecco tutte le curiosità sul verbo BENEDIRE
Etimologia:
- Deriva dal latino “benedicere”, composto da “bene” (bene) e “dicere” (dire).
Significato:
- Pronunciare parole di augurio o di invocazione per la protezione divina su qualcuno o qualcosa.
- Invocare la benedizione divina.
- Lodare, esaltare.
Forme verbali:
- È un verbo regolare della terza coniugazione.
- Presenta alcune forme irregolari:
- Presente indicativo: io benedico, tu ben dici, egli/ella benedice, noi benediamo, voi benedite, essi/esse benedicono.
- Passato remoto: io benedissi, tu ben dicesti, egli/ella benedisse, noi benedicemmo, voi benediceste, essi/esse benedissero.
- Futuro semplice: io benedirò, tu ben dirai, egli/ella benedirà, noi benediremo, voi benedirete, essi/esse benediranno.
Usi:
- Il verbo “benedire” si usa in diversi contesti:
- Religioso: per impartire una benedizione.
- Quotidiano: per augurare qualcosa di buono.
- Letterario: per descrivere un evento positivo.
Curiosità:
- Il verbo “benedire” è presente in diverse lingue romanze, come il francese “bénir” e lo spagnolo “bendecir”.
- In italiano, il verbo “benedire” ha dato origine a diversi derivati, come “benedizione”, “benedetto” e “maledire”.
Esempi:
- Il sacerdote benedisse la folla.
- Mi ha benedetto con un sorriso.
- Che Dio ti benedica.
- Il cibo è stato benedetto.
- La casa è benedetta.
- È un uomo benedetto.
Proverbio:
- Chi benedice non ruba.
Conclusione:
Il verbo “benedire” è un verbo ricco di significato e di storia. È un verbo che ci permette di esprimere i nostri migliori auguri per le persone che amiamo.
Foto
Autore: Françoise Foliot