Messaggi vocali: croce e delizia della comunicazione di oggi!
Scritto da Bruno Gaipa il 2 ottobre 2023
Gli audiomessaggi sono come piccoli droni del dominio, pronti a invadere il tempo e la tranquillità altrui. Quando premi il tasto per registrare una nota vocale, stai praticamente prendendo in ostaggio il tuo amico o familiare, costringendolo a subire la tua improvvisata performance. Ma diciamocelo, la maggior parte di questi vocali è una miscela disordinata di divagazioni, pause imbarazzanti, e a volte persino una corsa al bar per un caffè o al supermercato per fare la spesa. Senza grande preoccupazioni per la grammatica o della sintassi,per carità
Chiunque abbia ricevuto un messaggio vocale sa che è un viaggio selvaggio, un’avventura in cui le regole del tempo e dello spazio sono completamente sospese. E le orecchie dei tuoi amici possono non essere allenate per questo tipo di esperienza sonora, quindi è meglio avvisare prima di premere play.
Ma attenzione, evitate di scatenare il caos nei gruppi di chat con questi audio infiniti, perché rischiate di far partire una catena di reazioni imprevedibili che potrebbero sfociare in pazzia collettiva.
Ma quando è giusto usare questi messaggi vocali? Bene, potete farlo in momenti di vera emergenza in cui dovete chiamare aiuto con urgenza. Oppure, se volete impressionare qualcuno con il vostro affascinante timbro di voce in una situazione romantica (o comica, dipende da voi). Se siete al volante senza un vivavoce e dovete condividere una rivelazione epica. O ancora, se avete perso gli occhiali e il T9 del vostro telefono vi tradisce regolarmente.
Tuttavia, una regola d’oro: mantenete i vostri messaggi vocali sotto i 20 secondi, perché dopo quel limite magico, l’attenzione dell’ascoltatore svanisce più velocemente di una scatola di cioccolatini in ufficio.
Ma cosa fare se vi assalgono gli audiomessaggi indesiderati? La risposta è semplice: rispondere con un messaggio scritto. Se il mittente non capisce il segnale, è tempo di tirare fuori la grande artiglieria educata: “Ti dispiace scrivere invece di mandare vocali, per favore?”. E se ancora non si arrende, ricordatevi che la chiarezza è la virtù principale: “Non voglio più audiomessaggi, punto!”
