San Gennaro, a Napoli domani è festa !
Scritto da Bruno Gaipa il 18 settembre 2023
Il culto di San Gennaro, o San Januarius in latino, ha origini antiche ed è legato alla figura di un vescovo martire cristiano del III secolo. Napoli si prepara a festeggiare, come sempre. Scuole chiuse e rituali per onorare la figura del patrono .
Essendo stato vescovo di Benevento, una tradizione antica e sempre tramandata dalla Chiesa beneventana, vuole che il martire sia nato appunto in quella città. Alcuni biografi, invece, attribuiscono le sue origini a Napoli, dove si è manifestato il Prodigio delle sue reliquie.
La Vita di San Gennaro: San Gennaro, o Januarius, è vissuto tra il III e il IV secolo d.C. Si dice che sia stato martirizzato durante le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano intorno all’anno 305 d.C. La sua “vita” è stata tramandata attraverso scritti agiografici (biografie dei santi), che hanno contribuito a diffondere la sua storia e il suo martirio
Il Miracolo del Sangue: Il culto di San Gennaro è particolarmente noto per il cosiddetto “miracolo del sangue”. Secondo la leggenda, il sangue del santo, conservato in ampolle, si liquefà in determinate occasioni, specialmente durante la festa di San Gennaro il 19 settembre di ogni anno. Questo evento è visto dai credenti come un segno di protezione e benedizione per la città di Napoli.
Le Celebrazioni e la Fede Popolare – Il culto di San Gennaro è stato sostenuto e promosso dalla Chiesa cattolica, ma è anche profondamente radicato nella fede popolare napoletana. Le celebrazioni annuali, che includono processioni e messe solenni, attirano migliaia di fedeli e turisti da tutto il mondo. La liquefazione del sangue è considerata un momento di grande emozione e devozione.
La Protezione di Napoli – San Gennaro è considerato il patrono principale di Napoli e della Campania ed è invocato per la protezione della città e dei suoi abitanti in momenti di pericolo o calamità. La sua figura è fortemente legata all’identità e alla storia di Napoli.
Il culto di San Gennaro è nato dall’ammirazione e dalla venerazione per un vescovo martire e si è sviluppato nel corso dei secoli, diventando un importante elemento della fede cattolica e della cultura popolare napoletana.
Il “miracolo del sangue” è uno degli elementi più distintivi di questo culto e continua a ispirare la devozione di molti.