Notizie dallo spazio #19 – 10 anni fa ci lasciava Margherita Hack
Scritto da Katia Manna il 1 luglio 2023
Giovedì 29 giugno è stato il decimo anniversario dalla morte di Margherita Hack.
Una grande scienziata, una sportiva, una libera pensatrice che ha mantenuto sempre accesa la fiammella della curiosità, vero motore di tutta la sua esistenza.
L’abbiamo ricordata a Notizie dallo Spazio con la ricercatrice dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte Amata Mercurio.
Ascolta il podcast
testo di Amata Mercurio
Margherita: Una grande scienziata, ma non solo, una sportiva, che ha conseguito da giovane successi sia nella pallacanestro che nell’atletica leggera, una donna impegnata nel sociale, che ha sempre lottato per la libertà e i diritti civili, e con idee politiche chiare, che non ha mai nascosto. Insomma parliamo di una donna estremamente impegnata e carismatica, che ha fatto innamorare tantissimi e tantissime giovani, compresa me, delle stelle e dei misteri dell’universo, portandoli a dedicarsi alla ricerca scientifica.
Per poter anche solo brevemente parlare della sua personalità, della sua attività scientifica e di divulgatrice,
ci vorrebbero ore. Ma in questo breve spazio che le stiamo dedicando, vorrei concentrarmi su una parola, che a me pare identificarla: libertà. Che non vuol dire “faccio quello che mi pare”, ma che vuol dire “libertà
di pensare, libertà di essere”. Il suo essere una pensatrice libera, le ha permesso di approcciarsi alla ricerca scientifica in modo innovativo, facendo della comunicazione il suo punto di forza, e di avere sempre il
coraggio di prendere posizioni anche scomode o controcorrente, ma coerenti con i suoi ideali. Lei ha raccontato che deve ai suoi genitori l’amore per la libertà e la giustizia. Infatti, nata a Firenze il 12 giugno del
1922, ha vissuto in un periodo storico tragico, come lei stessa lo ha definito, segnato da due guerre mondiali, dal fascismo, dal nazismo, dalle persecuzioni razziali, dalla bomba atomica e in cui si è instaurato
un equilibrio del terrore, ma ha avuto una famiglia che l’ha lasciata libera di essere se stessa e di seguire le sue passioni.
E proprio parlando di passioni, potremmo parlare lungamente dei suoi studi di astrofisica su stelle variabili (ovvero stelle che variano periodicamente la loro luminosità), in particolare sulle Cefeidi, o sull’esplorazione dell’universo attraverso raggi ultravioletti (raggi ad alta energia)…ma non so se le farebbe così tanto piacere che facessimo solo l’apologia dei suoi successi. Lei diceva “io non sono una grande scienziata, non ho fatto scoperte importanti. Ho lavorato sodo e seriamente”. Chiaramente lei è stata una grande scienziata, così come una rigorosa divulgatrice scientifica, svolgendo la sua attività scientifica all’estero e in Italia tra le Università di Firenze, Milano e Trieste dove ha diretto l’Osservatorio Astronomico dal 1964 al 1987, prima donna direttrice, e il Dipartimento di Astronomia dal 1985 al 1997, insomma un’eccellenza riconosciute a livello internazionale. Ma penso che il messaggio lasciatoci con il suo esempio di vita, e esplicitato in questa frase, sia l’importanza di “lavorare sodo e seriamente”.
Messaggio che voglio lasciare anche oggi. Insegnamento che è valido qualunque sia la passione che inseguiamo. Lavorare sodo e seriamente, seguire i propri ideali, e lottare per essi, senza aver mai paura
delle proprie idee. Vorrei invitare gli ascoltatori a leggere la vita e i lavori che ha fatto Margherita prima di diventare, fatemi dire così “un’astrofisica di professione”. Ciò renderà ancora più chiaro il suo insegnamento. Insomma, libertà di pensiero, lotta per i propri ideali, importanza della comunicazione. Seguiamo gli insegnamenti di Margherita per essere persone migliori, rimanendo sempre curiosi e attenti osservatori con la mente aperta.